Data rilevante per adesione al concordato preventivo biennale
L’Agenzia delle Entrate, nel corso del Forum dei commercialisti, ha chiarito che i contribuenti che non hanno accettato la proposta di concordato preventivo entro il 31.10.2024 e si sono avvalsi della proroga, la data ultima per la verifica dei presupposti per l’adesione è il 12.12.2024 ovvero “quella in cui il contribuente ha aderito alla proposta”.
Dichiarazione tardive e accesso al CPB
Il termine entro cui presentare le dichiarazioni dei redditi relative al 2023, se si vuole evitare l’omessa presentazione e la causa di esclusione dall’eventuale concordato preventivo biennale (CPB) per il 2025 e il 2026, scade il 29.01.2025.
Plusvalenza su lingotti e monete dichiarata nel modello 730
I contribuenti che nel 2024 hanno ceduto metalli preziosi, sotto forma di monete o allo stato grezzo, dichiarano l'eventuale plusvalenza realizzata tra i redditi diversi (di natura finanziaria) nel modello 730 quadro T, applicando l’imposta sostitutiva del 26%.
Tassazione forfetaria per società agricole
Il D.lgs. 192/2024 di riforma Irpef-Ires ha modificato l’art. 56-bis, c. 4 del Tuir, estendendo l’applicazione delle modalità di definizione forfettaria dei redditi anche alle società agricole di cui all’art. 2, D.Lgs. 99/2004 che hanno optato per la tassazione su base catastale (art. 1, c. 1093 L. 296/2006).
Accesso al ravvedimento speciale
L’Agenzia delle Entrate, durante l’8° Videoforum dei commercialisti, ha precisato che solamente i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale hanno la possibilità di beneficiare del ravvedimento speciale per le annualità 2018-2022, collegato al concordato preventivo biennale.
Concordato preventivo biennale, accertamenti e dichiarazioni integrative
La Guardia di Finanza, in occasione dell’ottavo Videoforum dei commercialisti, ha ribadito che le imprese che hanno aderito al concordato preventivo biennale saranno sottoposte ad accertamenti o rettifiche dall’Agenzia delle Entrate o dalla stessa Guardia di Finanza con una bassa probabilità.
Trasferte e rimborsi con pagamenti tracciabili
La legge di Bilancio 2025 prevede l’obbligo di pagare con mezzi tracciati le spese di trasferta per vitto, alloggio e trasporto con mezzi pubblici non di linea. Diversamente, da un lato, la spesa concorre a formare il reddito del percettore, dall’altro, non è deducibile in capo al committente. Appare evidente che non c’è coordinamento con la riforma del reddito di lavoro autonomo dove tutte le spese addebitate analiticamente al committente non sono deducibili.