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I soggetti che hanno aperto la partita Iva dal 2021 esclusi dagli ISA

Il 06.04.2023, durante il resoconto della Commissione degli esperti per gli ISA, è emerso come il 2022 sia stato influenzato dalla crisi dei mercati dovuta al perdurare dell’emergenza sanitaria e alle tensioni geopolitiche che hanno portato all’aumento del prezzo dell’energia, degli alimentari, delle materie prime e dei tassi di interesse.

Per questo motivo, il 28.04.2023 è stato emanato il decreto del Ministero dell’Economia che approva per il periodo d’imposta 2022 ulteriori cause di esclusione dagli ISA e i correttivi congiunturali. Mentre lo scorso anno le cause di esclusione “di tipo emergenziale” erano tre, quest’anno ne è stata aggiunta una quarta che riguarda l’esclusione dagli ISA per i soggetti che hanno aperto la partita IVA a partire dal 01.01.2021. Questi soggetti devono comunque compilare il modello ISA al fine di comunicare i dati economici, contabili e strutturali previsti. Naturalmente, i benefici previsti dal regime premiale sono a loro preclusi.

Indicando una causa di esclusione ISA, non è consentito adeguare il risultato dichiarando ulteriori componenti positivi in quanto si presume che un contribuente che opta per una causa di esclusione abbia operato in un contesto economico o in condizioni significativamente diverse da quelle prese a riferimento per la realizzazione degli indici.

L’acquisizione dei dati resi disponibili nel Cassetto fiscale può essere omessa da parte dei soggetti esclusi dalla compilazione degli ISA i quali devono, oltre alla presentazione del modello, indicare nel quadro RE/RF/RG del modello REDDITI la specifica causa di esclusione, compilare il modello ISA a prescindere dall’importazione delle variabili “precalcolate”, senza effettuare il calcolo del punteggio di affidabilità e allegare infine il modello ISA al modello REDDITI.

I correttivi congiunturali incidono sul punteggio di affidabilità complessivo, influenzando sia gli indicatori elementari di affidabilità sia quelli di anomalia. Dal 28 aprile scorso infatti, sul sito dell’Agenzia si apprende che il programma “Il tuo ISA 2023” (versione 1.0.0) considera gli interventi correttivi introdotti dal nuovo DM.

I correttivi riguardano 175 ISA approvati e si possono ricondurre a due tipologie. La prima modifica gli indicatori elementari di affidabilità, quali ricavi e compensi per addetto, valore aggiunto per addetto e reddito per addetto, definiti tramite stime di specifici elementi (input della produzione, ciclo economico, modelli organizzativi, economie di scala) mentre la seconda modifica riguarda gli indicatori elementari di affidabilità (durata e decumulo delle scorte) e di anomalia definiti dalle rispettive soglie economiche di riferimento.

Come previsto per gli anni precedenti, considerando il giudizio di affidabilità fiscale ottenuto, al netto anche della dichiarazione di ulteriori componenti positivi di reddito, è possibile accedere ai benefici del regime premiale ai fini ISA. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 140005/2023, oltre a confermare i punteggi che consentono di accedere ai benefici, ha precisato che il sistema non si basa unicamente sul risultato di affidabilità relativo al 2022, ma guarda anche la media del risultato dell’anno e di quello precedente.

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imposte

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